Convegno su: “Imaging, rischio aritmico e cardiomiopatie. Dalla diagnosi alla prevenzione della morte cardiaca improvvisa”

Si stima che in Italia muoiano ogni anno circa 1.000 persone al di sotto dei 35 anni per morte cardiaca improvvisa (MCI). Si tratta di una condizione rara ma estremamente temibile in cui un cuore sano per la maggior parte delle persone può improvvisamente smettere di battere a causa di aritmie o problemi strutturali. Può colpire adolescenti, giovani adulti, atleti e anche persone senza sintomi pregressi.  
   Di “Rischio aritmico e cardiomiopatie. Dalla diagnosi alla prevenzione della morte cardiaca improvvisa” si parlerà il 16, 17 e 18 ottobre a Messina, nel corso di un Congresso che si svolgerà nell’aula magna dell’Università, in piazza Pugliatti.
    Un appuntamento di rilievo nel panorama cardiologico nazionale che riunisce esperti, ricercatori e clinici per discutere le principali acquisizioni scientifiche, le linee guida emergenti e le strategie di prevenzione e trattamento della morte improvvisa cardiaca.        L’evento, il cui responsabile scientifico è il prof. Gianluca di Bella del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’ Università di Messina, direttore UOC cardiologia di  UTIC e responsabile del Centro di Riferimento regionale sulla Malattie Rare Cardiache, è realizzato in collaborazione con lo Sportello Malattie Rare del Policlinico Universitario e si svilupperà in undici sessioni. Saranno trattate oltre che la diagnosi delle principali cardiomiopatie anche la gestione clinica nonché l’identificazione dei predittori di morte cardiaca improvvisa. Si potrà favorire così lo scambio di conoscenze tra laboratorio, camice bianco e politiche sanitarie, per migliorare l’identificazione precoce dei pazienti a rischio e ottimizzare l’assistenza in contesti ospedalieri e di comunità. L’evento si propone di collegare ricerca scientifica, pratica clinica e coinvolgimento della comunità, con una particolare attenzione alle esigenze dei pazienti affetti da cardiomiopatie.
L’inaugurazione vedrà la partecipazione, in una tavola rotonda, della società civile e delle associazioni di pazienti affetti da cardiomiopatie, per promuovere una maggiore consapevolezza e un maggiore coinvolgimento sul tema. Saranno presentate testimonianze dirette, prospettive di cura multidisciplinare e iniziative di supporto alle famiglie. 
La tre giorni si rivolge a: 
- Medici di medicina generale, cardiologi, cardiochirurghi, genetisti clinici, radiologi, terapisti del movimento e personale sanitario coinvolto nella gestione delle cardiomiopatie.
- Pazienti, familiari e associazioni di pazienti interessate a ricevere informazioni aggiornate, strumenti di supporto e opportunità di coinvolgimento attivo.
- Ricercatori e studenti interessati alle tematiche di aritmia, cardiomiopatie e prevenzione della morte cardiaca improvvisa.