Nella Giornata Internazionale della Libertà di informazione, l'Aula Magna del Rettorato ha ospitato il Convegno "La libertà di informazione nell'era della post-politica, tra ipnocrazia e disintermediazione". L'evento, che rientra nella rosa delle attività previste da UniMe Gds Lab, il laboratorio di giornalismo promosso da UniMe e Società Editrice Sud, ha ricevuto il patrocinio dell'Associazione ALuMnime con l'obiettivo di promuovere momenti di confronto sul tema dell'informazione responsabile in occasione del World Press Freedom Day, istituito nel 1993 dall'assemblea dell'Onu per sottolineare come la libertà di espressione e di cronaca siano fondamentali pilastri dell'assetto democratico.
Il Convegno è stato aperto dalla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari: "questo appuntamento rappresenta un'0ccasione di dialogo importante in occasione della Giornata Internazionale della Libertà di informazione. L'appuntamento è frutto della sinergia tra il nostro Ateneo e la Società Editrice Sud che grazie ad UniMe Gds Lab consentono agli studenti del Corso in 'Scienze dell'informazione: tecniche giornalistiche e social media', coordinato dalla prof.ssa Maria Giacobello, di svolgere attività sul campo ed affrontare temi trasversali al mondo del giornalismo. Il tema della libertà dell'informazione è molto vasto e riflettere su di esso è, ormai, una necessità civica. L'informazione è la cartina tornasole del nostro tempo, rappresenta uno strumento potente capace di incidere sulle percezioni ed è il cuore pulsante della società democratica. Se l'informazione è libera, allora, lo è anche l'opinione pubblica. Viviamo un'epoca in cui chiunque può produrre informazioni ed informarsi, per questo motivo è necessario gestire e confrontare responsabilmente le fonti senza cadere nella trappola delle minacce possibili: ad esempio censura o fake news. I lavori odierni sono uno stimolo per portare avanti una corretta cultura dell'informazione, con l'unione di contributi provenienti dal panorama giornalistico, dalla Sociologia della comunicazione e non solo".
Hanno preso parte all'iniziativa, tra gli altri, il prof. Francesco Rende (Presidente dell’Associazione ALuMnime), Nino Rizzo Nervo (Direttore responsabile della Gazzetta del Sud), Antonio Di Bella (Editorialista, collegato da remoto), il prof. Marco Centorrino (Associato Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne) e Erika La Fauci (Dottoressa di ricerca UniMe in Giurisprudenza). Il Convegno è stato concluso dal nuovo Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Concetto Mannisi, alla prima presenza in una manifestazione pubblica dopo la sua elezione.
"La garanzia di un'informazione libera e vera - ha sottolineato il Presidente di Odg Sicilia - è indubbiamente data dalla professionalità dei giornalisti nello svolgimento del loro lavoro. Nella nostra Sicilia tutte le testate di riferimento sono legate all'editoria libera. Nei giorni scorsi abbiamo avuto il primo Consiglio regionale dell'Ordine durante il quale, mossi dalla volontà di tutelare la veridicità dell'informazione, abbiamo stabilito di attivare una e-mail a cui i nostri iscritti potranno inviare le segnalazioni che riguardano l'esercizio abusivo della professione. Purtroppo, infatti, non solo attraverso i social o l'Intelligenza Artificiale, che di certo non aiutano la nostra categoria, si è formato un universo composto da coloro i quali si improvvisano giornalisti a tutti i livelli e danneggiano chi pratica realmente la professione, ma anche i cittadini che si informano. Non è un caso che per esercitare la professione vi siano vari step ed esami, serva il rispetto della legge istitutiva e dei testi deontologici derivati. Il nostro mestiere ha delle basi solide che vanno tutelate, come vanno tutelati i giornalisti nell'esercizio libero della professione".
Tra le tematiche discusse in Aula Magna, anche, gli ultimi scenari legati all’America di Trump e all’UE, i cui Stati membri - ad agosto - dovranno dare attuazione al Media Freedom Act, la nuova normativa continentale che punta a proteggere i media da ingerenze politiche o economiche. Dal confronto è emerso come gli eventi degli ultimi mesi, in particolare, stiano aggiornando il quadro dei rischi legati a un’informazione che non sia realmente libera. Ormai da diversi anni, infatti, è stato constatato come le fake news, cioè informazioni false e fuorvianti proposte come veritiere, creino falsi convincimenti. Tutto ciò, favorito da un processo di disintermediazione, un meccanismo in cui i soggetti ai quali era storicamente affidato il controllo e la gestione delle notizie – i mass media professionali e, nello specifico, le redazioni giornalistiche – vengono scavalcati grazie all’utilizzo di canali, i social media, che consentono a chiunque di raggiungere un vasto pubblico, senza che i contenuti siano sottoposti ad alcun controllo o regola deontologica. La conseguenza più immediata è la creazione di una post-verità, ovvero di una verità che va oltre la realtà, e ne relativizza il concetto stesso. Quanto sta accadendo, soprattutto, negli Stati Uniti è indicativo: accanto a una manipolazione dell’informazione, si sta affermando una manipolazione della percezione mondiale. Ciò che viene trasformato, quindi, non è la realtà, bensì il nostro rapporto con essa, anche a causa dell'uso sempre più pervasivo dell'Ia generativa. Si tratta di un fenomeno conosciuto con il termine “ipnocrazia”: immagini e contenuti talmente perfetti da indurci a rinunciare all’esercizio del dubbio. Al centro del dibattito, l’incidenza della presidenza Trump sulla libertà di stampa e di espressione negli Usa. È stato ripercorso anche il modello Costituzionale statunitense ponendo l’attenzione sui poteri presidenziali, sull’importanza assunta della libertà di espressione nella Carta fondamentale americana e su alcuni recenti ordini esecutivi. Non sono mancati i riferimenti all’attualità italiana, al linguaggio, al rapporto del potere con i media e con il mondo culturale e accademico.
L'evento è stato moderato dalla Vicecaposervizio della Gazzetta del Sud, Natalia La Rosa, Responsabile della GDS Academy di SES. Vi hanno partecipato gli studenti universitari ed i giovani delle Scuole impegnate nelle attività della GDS Academy e dell'inserto Noi Magazine.