Sinergie interistituzionali per la sottoscrizione di un protocollo d'intesa volto a garantire la pronta reperibilità di esperti in psicologia e in neuropsichiatria infantile durante gli atti di indagine che coinvolgono vittime di reati ad alto impatto traumatico,con particolare riferimento ai procedimenti di “codice rosso” previsti dalla legge 19 luglio 2019, n. 69 e dalla L. n. 181 del 2 dicembre 2025.
La firma è avvenuta, stamane, presso i locali di Palazzo Piacentini tra la Procura della Repubblica, l’Università, le Aziende Sanitarie - ASP Messina, Azienda UniversitariaPoliclinico, Ospedale Piemonte/IRCCS - e l'Ordine regionale degli Psicologi. Presenti il Procuratore della Repubblica Distrettuale, Antonio D'Amato, la Procuratrice Aggiunta, dott.ssa Assunta Musella, la rettrice dell’Università, prof.ssa Giovanna Spatari, il Direttore Generale dell’ASP di Messina, dott. Giuseppe Cuccì, il Direttore Sanitario dell'IRCSS Piemonte, dott. Marcello Nucifora, il vice presidente dell’Ordine degli psicologi, dott. Carmelo Panebianco, la professoressa Carmela Mento dell'Azienda Policlinico, la dottoressa Santisi, direttrice della UOC Servizio di Psicologia dell’ASP di Messina e il dott. Francesco Corallo dell’IRCCS.
Il Procuratore della Repubblica Distrettuale, Antonio D'Amato, dopo aver ringraziato per il lavoro congiunto i firmatari, ha espresso la sua grande soddisfazione per un protocollo che arriva nei giorni immediatamente successivi all'approvazione della nuova legge sul femminicidio, n. 181 del 2 Dicembre, e che mette in rete le istituzioni preposte alla tutela delle vulnerabilità durante i procedimenti. “La pronta reperibilitàdi psicologi e di specialisti in neuropsichiatria infantile consentirà escussioni più rispettose e affidabili e una attenzione e un linguaggio adeguato all’età e alla vulnerabilità delle vittime”.
La Rettrice, Giovanna Spatari, ha sottolineato l’importanza delle sinergie attivate peril contrasto alla violenza di genere in ottica anche fortemente preventiva, grazie al Tavolo tecnico di monitoraggio che il protocollo prevede.
Il dott. Giuseppe Cuccì, Direttore Generale dell’ASP, di Messina ha precisato come con tale protocollo si trasforma una buona pratica in un impegno stabile. “Garantireh/24 la presenza di professionisti qualificati significa tutelare la dignità e la sicurezzadelle vittime più fragili, supportare gli inquirenti con competenze specialistiche. È uninvestimento concreto sulla qualità delle indagini e sulla salute delle persone coinvolte.”
Gli obiettivi del protocollo sono quelli di potenziare la collaborazione tra istituzioni per garantire maggiore efficienza ed efficacia nelle indagini su reati a elevato impatto traumatico, migliorare la raccolta delle sommarie informazioni testimoniali grazie all’ausilio di esperti, rafforzare la tutela dei minori e dei soggetti fragili. Le parti avranno cura di predisporre elenchi di psicologi reperibili in emergenza, disponibili a intervenire presso la Procura della Repubblica di Messina o gli Uffici diPolizia Giudiziaria per ausilio tecnico-scientifico.Il protocollo prevede, inoltre, la costituzione di un tavolo tecnico di monitoraggio tra le Istituzioni firmatarie per verificare l'attuazione del protocollo, misurare gli esiti e individuare eventuali miglioramenti, la programmazione di momenti formativi congiunti sulle tematiche della protezione dei soggetti vulnerabili e l'adozione di protocolli psico-forensi uniformi e basati su evidenze scientifiche a tutela dei diritti e della salute psicologica delle persone coinvolte nelle indagini. L'efficacia delle norme si misura sulla solidità della rete che le applica. Le sinergie interistituzionali sono un prerequisito essenziale. Solo attraverso protocolli operativi condivisi e un linguaggio comune è possibile trasformare la legge in scudo preventivo, garantendo la massima tutela alle vittime. La Procura purtroppo interviene quando è troppo tardi, numerosi sono i casi di violenza, anche particolarmente gravi, in cui la parte offesa non denuncia. Fondamentale è prevenire il fenomeno, il vero contrasto è diffondere la cultura e l'educazione del rispetto della donna e della persona in generale. L'Ufficio di Procura di Messina ha un'’organizzazione che consente il monitoraggio di situazioni di violenze domestiche a prescindere dalle denunce, vi sono costant iinterlocuzioni con l'Ufficio della Procura dei minori e il giudice civile ed è previsto il monitoraggio delle stauizioni civili in materia di famiglia. Monito: quando ognuno di noi si trova di fronte a situazione che nascondono criticità ed elementi significativi di violenze domestiche deve segnalarle perchè purtroppo le vittime non sempre sono nelle condizioni di denunciare.