
L'Aula Magna del Rettorato ha ospitato il seminario dal titolo "Women, Life, Freedom". Contestualmente, si tratta del primo di una serie di incontri che vedranno coinvolti i giovani studenti dei differenti Paesi rappresentati all'interno di UniMe. Dopo i saluti istituzionali dei proff. Antonino Germanà, (Prorettore all'Internazionalizzazione), Roberta Salomone (Prorettore ai Servizi agli Studenti) e Marco Maria Aterrano ( Delegato RUniPace di UniMe), hanno preso la parola, anche, le dott.sse Sveva Arcovito (Rappresentante di "Women, Life, Freedom" a Messina) e - in collegamento - Shirin Zakeri (Università La Sapienza di Roma) e la prof.ssa Chiara Barbati (Università di Pisa).
"Desidero ringraziare tutti i presenti - ha esordito il prof. Germanà - e coloro i quali si sono prodigati per questa iniziativa. Un grazie va, in particolare, alla prof.ssa Salomone la quale ha contribuito in maniera importante al processo di internazionalizzazione dell'Ateneo. Quando abbiamo avviato questo percorso gli studenti stranieri erano davvero pochi; oggi, a testimonianza dell'importante lavoro compiuto, la platea studentesca universitaria proveniente da altri Paesi è di circa 2.000 unità. Oggi ci concentreremo, nello specifico, sulle vicende dell'Iran e sulla lotta culturale intrapresa da uomini e donne in cerca di libertà, di accoglienza e di pace".
"I numeri descritti dal prof. Germanà - ha aggiunto la prof.ssa Salumone - sono importanti e ci spronano a continuare il nostro lavoro con impegno e mediante l'organizzazione di eventi come questo. Quello odierno è il primo di una serie di seminari nati dalla volontà degli studenti stranieri di veicolare e far conoscere la propria cultura e le proprie lotte. Questo primo incontro, in particolare, risponde al desiderio espresso dagli studenti iraniani e vuole essere il primo tassello di un mosaico di eventi focalizzati sull'inclusività, sull'accoglienza delle diversità, sul rispetto delle culture e delle differenze di ogni tipo. Quest'oggi, gli studenti contribuiranno fattivamente per farci conoscere la storia dell'Iran con panel, relazioni, performance danzanti, musicali e rituali".
"Un ringraziamento speciale - ha commentato il prof. Aterrano - va agli studenti internazionali e non presenti oggi. La loro presenza qui oggi è un segno importante in un periodo di conflitti, non solo in europa ma anche in altre zone del mondo. RUniPace è il network di Università per la pace. Si tratta della rete di collegamento fra gli Atenei che sono già impegnati o che intendono impegnarsi per la costruzione della pace ‘positiva’. La finalità principale è la diffusione e promozione della cultura e della pratica della pace all'interno del panorama accademico, con attività divulgative di ricerca, formazione e Terza Missione".
In Aula Magna era presente un melting pot di culture, religioni, tradizioni diverse capaci di unirsi per dimostrare che è possibile costruire un percorso condiviso molto diffuso e un'identità comune all'interno dell'Università.