L'Aula Magna del Rettorato ha ospitato una masterclass pubblica con Maura Gancitano, filosofa, saggista e cofondatrice del progetto culturale Tlon. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della partnership tra l’Ateneo e Taobuk – Taormina International Book Festival, volta a promuovere il dialogo tra cultura contemporanea e formazione accademica.
Maura Gancitano, impegnata da anni nella divulgazione filosofica come pratica di consapevolezza e trasformazione, ha condotto una lezione dedicata alla costruzione sociale degli stereotipi di genere e al ruolo del pensiero critico nella decostruzione delle narrazioni che plasmano identità e relazioni, interfacciandosi con le prof.sse UniMe Vittoria Calabrò, Storica delle Istituzioni politiche e Presidente del CUG e Milena Meo, Sociologa politica e Vicepresidente del Comitato Unico di Garanzia.
L’approccio interdisciplinare ha consentito il virtuoso intreccio tra la Filosofia, la Sociologia e gli studi di genere, per analizzare i processi attraverso cui gli stereotipi si formano e si perpetuano nei contesti educativi, nei media e nella sfera familiare.
L’incontro, aperto dai saluti istituzionali della Rettrice Giovanna Spatari e della Presidente e Direttore Artistico Taobuk Antonella Ferrara, è stato rivolto a studenti, docenti e alla cittadinanza.
"Sono lieta di dare il via ad una importante iniziativa - ha detto la Rettrice - che rappresenta la prosecuzione di un rapporto proficuo con Taobuk. Il Festival è ormai un punto di riferimento del panorama culturale internazionale e sono orgogliosa della partecipazione dei nostri studenti che, ogni anno, sono presenti all'evento di Taormina mediante le attività di tirocinio. La masterclass odierna, alla presenza della famosa scrittrice Maura Gancitano, tocca un tema molto importante anche in relazione all'attuale costruzione sociale degli stereotipi. Desidero, inoltre, ringraziare le professoresse Calabrò e Meo e tutte le altre colleghe costantemente impegnate nell'approfondimento delle tematiche di genere".
"Ringrazio l'Università di Messina per il costante supporto - ha aggiunto Antonella Ferrara - ed in particolare i suoi studenti, della cui partecipazione attiva Taobuk si nutre per portare avanti il suo progetto. UniMe è l'Ateneo di riferimento del Festival e siamo lieti di rinnovare la nostra collaborazione con una masterclass di Maura Gancitano. La riflessione sugli stereotipi e sull'identità di genere è un argomento di strettissima attualità. È necessario domandarci chi siamo, chi definisce le nostre identità e, dunque, i nostri confini, termine che accompagnerà l'edizione 2025 di Taobuk".
"Gli stereotipi - ha detto la saggista Maura Gancitano - non sono sempre negativi. Rappresentano delle costruzioni sociali situate storicamente e, come tali, possono subire modifiche. In quanto animali narrativi, abbiamo sempre bisogno di storie da cui trarre insegnamenti o comportamenti, ma sta a noi distinguere tra una storia vera ed una inventata. Sin da bambini, con le fiabe, abbiamo bisogno delle storie per capire le strutture delle cose. Per comprendere meglio questo passaggio, cito sempre l'esempio di Maleficent e della sua scrittrice Linda Woolverton. Le cose, secondo la sua rilettura, non stanno come ci ha mostrato la Disney in 'La bella addormentata'. Malefica reagisce ad una violenza subita, ovvero, il taglio delle ali. Ne consegue che gli stereotipi derivano dalle storie che ci vengono raccontate e possono essere destrutturati e superati con l'impegno e la costanza. Alcuni stereotipi, come quello legato al mito della bellezza o dell'estetica femminile, hanno attraversato i millenni e sono stati modificati. Tutto ciò vale anche per gli stereotipi di genere del nostro tempo: li abbiamo imparati a conoscere e possiamo superarli".
Hanno preso parte all'iniziativa, anche, gli studenti della testata multimediale UniVersoMe ed i corsisti di UniMe GDS Lab, il laboratorio di tecnica giornalistica promosso in sinergia dall'Ateneo peloritano e dalla Società Editrice Sud.