· Un evento sportivo all’insegna dell’inclusione e un convegno scientifico per raccontare le ultime frontiere nella gestione del diabete tipo 1, senza dimenticare l’importanza della sfera psicologica dei pazienti: a Messina, il 3 e il 4 ottobre “le sfide si vincono insieme”.
· Attività fisica sempre più importante perché cresce la quota di persone con diabete tipo 1 che soffre anche di obesità (oggi il 14% in Italia).
· Diabetologi a scuola di “engagement” con l’influencer Jessica Zanardo: oltre al controllo della glicemia c’è di più.
Messina protagonista di un doppio appuntamento tra scienza, sport e salute. Dopo il successo dello scorso anno, torna nello Stretto una sfida affascinante e simbolica: sabato, 4 ottobre, persone con diabete tipo 1, medici e “amici” della diabetologia si cimenteranno nella traversata a nuoto del braccio di mare che separa la Sicilia dalla Calabria. L’obiettivo è ribadire con forza che il diabete, grazie ai progressi farmacologici e tecnologici e al supporto dei team diabetologici, non rappresenta un ostacolo alla possibilità di praticare sport a qualsiasi livello. Mentre domani, venerdì 3 ottobre, proprio per approfondire le ultime novità nella gestione di questa patologia, diabetologi provenienti da tutt’Italia parteciperanno al convegno “Il diabete mellito di tipo 1- Sfide ed opportunità oltre il compenso glicemico” che si terrà presso il Centro Congressi del Policlinico Gaetano Martino.
La duplice iniziativa (evento sportivo e scientifico), promossa dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), e patrocinata da Comune di Messina, Università degli Studi di Messina, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Gaetano Martino, Federazione delle Società Diabetologiche Italiane (FeSDI), Diabete Italia e A.I.A.S. sezione Messina, è stata presentata oggi presso la Sala Senato dell’Università. Scelta non casuale, dato che proprio da domani, presso l’Ateneo si svolgerà la quarta edizione degli UniMEGames, manifestazione che trasforma lo sport in un ponte di inclusione, socialità e appartenenza.
“La traversata dell’anno scorso ha dimostrato che ‘si può fare’: vivere con il diabete e compiere imprese sportive eccezionali è possibile; con l’edizione di quest’anno vogliamo aggiungere un pezzo in più al nostro messaggio: queste imprese sono replicabili e aperte a un numero sempre maggiore di partecipanti”, afferma Giuseppina Russo, Professore ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Messina e Direttore UOS Diabetologia AOU Policlinico Universitario G. Martino, tra gli organizzatori dell’evento. “Iniziative di questo tipo sono fondamentali per dare una prospettiva a tutti quei bambini e ragazzi che ricevono una diagnosi di diabete tipo 1: li aiutano a capire che hanno davanti un futuro da vivere a pieno. Non solo, l’attività fisica sta diventando sempre più importante nella gestione di questa patologia anche per un altro motivo: l’obesità. Sempre più persone con diabete tipo 1 sono obese, oltre il 14% secondo gli ultimi Annali AMD, e quindi esposte a un maggior rischio di complicanze cardiovascolari. Far comprendere ai pazienti con diabete la necessità di adottare corretti stili di vita, incluso l’esercizio fisico, è cruciale per proteggere la loro salute”.
Anche perché oggi ci sono le condizioni ottimali per praticare sport, non solo in sicurezza, ma con la possibilità di porsi obiettivi ambiziosi. “L’innovazione farmacologica e quella tecnologica hanno notevolmente semplificato la quotidianità di chi convive con il diabete”, spiega Paolo Di Bartolo, Direttore della Rete Clinica di Diabetologia dell’AUSL della Romagna e persona con diabete che sabato si cimenterà nella traversata. “Ma questo non basta. Per passare da una vita ordinaria alla possibilità di compiere imprese eccezionali, occorre avere accanto a sé una squadra: il team diabetologico, composto da medici, infermieri, dietisti, i propri familiari, i propri allenatori. L’unione fa la forza, insomma. Ed è quello che torneremo a dimostrare sabato quando, formando un’unica grande squadra, ci tufferemo nelle acque leggendarie dello Stretto per completare la traversata”.
“Vedere che imprese sportive eccezionali non sono loro precluse o assistere ai successi dei grandi atleti con diabete tipo 1, è un notevole boost psicologico per chi convive con questa patologia” aggiunge Roberta Celleno, Coordinatrice Gruppo di studio AMD Diabete di tipo 1 e transizione, tra i relatori del convegno. “Durante l’evento scientifico di domani, infatti, non ci limiteremo a parlare di compenso glico-metabolico ma approfondiremo tante altre problematiche, incluse quelle psicologiche. E per comprendere meglio le difficoltà quotidiane di una persona con diabete di tipo 1 noi medici ci faremo aiutare da un ospite d’eccezione, Jessica Zanardo, influencer con diabete tipo 1 molto attiva sui social, autrice del romanzo ‘La vita di un’altra’ e del sito ‘Progetto esordio’, grazie alla quale cercheremo di capire come ‘ingaggiare’ più efficacemente i nostri pazienti”.
“Il connubio tra diabete e sport racchiude molteplici significati”, conclude Riccardo Candido, Presidente Nazionale AMD. “È inclusione, perché ricorda che nessuno deve sentirsi escluso da esperienze di crescita e condivisione; è sfida, perché dimostra che i limiti si possono affrontare e superare con coraggio e competenza; è ambizione, perché invita le persone con diabete a non accontentarsi di una vita ‘normale’, ma puntare a traguardi straordinari; è salute, perché l’attività fisica è parte integrante della terapia e contribuisce al benessere quotidiano; ed è soprattutto prevenzione, perché lo sport, insieme a corretti stili di vita, rappresenta un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto del diabete e dell’obesità nella nostra società”.
“Essere stata la prima persona con diabete di tipo 1 al mondo ad aver attraversato questo tratto di mare è stata per me una conquista che ha dato voce a tanti”, sottolinea la nuotatrice Monica Priore, che ha inviato un videomessaggio. “Lo scorso anno ho avuto l’onore di condividere questa esperienza con AMD e oggi sono felice che l’iniziativa si ripeta, coinvolgendo nuovamente medici e pazienti insieme. Vedere questa sfida continuare dà un senso profondo a tutto ciò che negli anni è stato fatto per unire diabete e sport, dimostrando che i limiti possono trasformarsi in opportunità straordinarie”.
L’appuntamento è quindi per sabato 4 ottobre, alle ore 11.45, quando, dalla spiaggia di Capo Peloro (località Torre Faro), i partecipanti si tufferanno alla volta della costa calabrese. Una distanza di circa 3,5 km durante la quale i nuotatori saranno scortati da una flotta di una decina di barche condotte da marinai esperti delle correnti dello Stretto. A bordo delle imbarcazioni familiari e sostenitori, oltre a personale medico e addetti al salvataggio.