"La libertà di informazione nell'era della post-politica, tra ipnocrazia e disintermediazione" è il tema del convegno in programma venerdì 9 maggio dalle 10.30 nell'Aula magna dell'Università di Messina, nell'ambito delle attività di UniMe Gds Lab, il laboratorio di giornalismo promosso da UniMe e Società Editrice Sud. L'evento, che celebra la Giornata Internazionale della Libertà di informazione, è organizzato per la sesta edizione dall'Ateneo e da Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia, con il patrocinio dell'Associazione Alumnime di ex allieve e allievi dell'Ateneo, al fine di promuovere momenti di confronto sul tema dell'informazione responsabile in occasione del World Press Freedom Day, istituito nel 1993 dall'assemblea dell'Onu per sottolineare come la libertà di espressione e di cronaca siano fondamentali pilastri dell'assetto democratico. Le precedenti cinque edizioni, sempre in collaborazione tra Ses, Unime e Alumnime, sono state dedicate ad approfondimenti sul diritto all'oblio, sul ruolo delle aziende editoriali tra etica e impresa, sulla tutela dei minori nella cronaca, su "Algoritmi e informazione tra libertà di stampa e tutela della privacy", e, lo scorso anno, su diritto di cronaca e riservatezza. .
L'evento, in diretta streaming sul canale youtube dell'Ateneo, si aprirà alle 10,30 con i saluti istituzionali della rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari, del presidente di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia Lino Morgante e del presidente dell’Associazione Alumnime Francesco Rende. Il direttore responsabile della Gazzetta del Sud Nino Rizzo Nervo introdurrà il tema del convegno, seguiranno gli interventi dell'editorialista Antonio Di Bella, del docente UniMe di Sociologia della Comunicazione Marco Centorrino e della dottoressa di ricerca UniMe in Giurisprudenza Erika La Fauci. Concluderà i lavori il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Concetto Mannisi. Modera la vicecaposervizio della Gazzetta del Sud, Natalia La Rosa, responsabile della GDS Academy di Ses.
Riflettori accesi, dunque, su scenari che vanno dall’America di Trump all’Ue, i cui Stati membri ad agosto dovranno dare attuazione al Media Freedom Act, la nuova normativa europea che punta a proteggere i media da ingerenze politiche o economiche. Gli interventi faranno emergere come gli eventi degli ultimi mesi, in particolare, stiano aggiornando il quadro dei rischi legati a un’informazione che non sia realmente libera. Ormai da diversi anni, infatti, constatiamo come le fake news, cioè informazioni false e fuorvianti proposte come veritiere, creino falsi convincimenti. Tutto ciò, favorito da un processo di disintermediazione, un meccanismo in cui i soggetti ai quali era storicamente affidato il controllo e la gestione delle notizie – i mass media professionali e, nello specifico, le redazioni giornalistiche – vengono scavalcati grazie all’utilizzo di canali, i social media, che consentono a chiunque di raggiungere un vasto pubblico, senza che i contenuti siano sottoposti ad alcun controllo o regola deontologica. La conseguenza più immediata è la creazione di una post-verità, ovvero di una verità che va oltre la realtà, e ne relativizza il concetto stesso. Quanto sta accadendo in particolare negli Stati Uniti è indicativo: accanto a una manipolazione dell’informazione, si sta affermando una manipolazione della percezione del mondo. Ciò che viene trasformato, quindi, non è la realtà, bensì il nostro rapporto con essa, anche a causa dell'uso sempre più pervasivo dell'Ia generativa. Si tratta di un fenomeno conosciuto con il termine “ipnocrazia”. Immagini e contenuti talmente perfetti da indurci a rinunciare all’esercizio del dubbio. Al centro del confronto, l’incidenza che la presidenza Trump ha sulla libertà di stampa e di espressione negli Usa. Se ne parlerà con riferimento all’attualità, al linguaggio, al rapporto del potere con i media e anche con il mondo culturale e accademico. Ma si ricostruirà anche il modello costituzionale statunitense ponendo l’attenzione sui poteri presidenziali, sull’importanza assunta della libertà di espressione nella Carta fondamentale americana e su alcuni recenti ordini esecutivi.
L'evento è inserito nell'ambito delle attività di UniMe Gds Lab, il laboratorio di tecnica giornalistica promosso da Ateneo e Ses con la partecipazione di studentesse e studenti di tutti i corsi di laurea interessati al potenziamento delle competenze in tema di comunicazione. Il Lab, coordinato dalla giornalista della Gazzetta Natalia La Rosa per Ses e dalla prof.ssa Maria Laura Giacobello per UniMe, è giunto alla quarta edizione nell'ambito di una sinergia che consente ai giovani iscritti all'Ateneo di avvalersi dell'esperienza e delle professionalità che fanno capo all'azienda editoriale, promotrice di una consolidata attività per i giovani con la GDS Academy e l'inserto Noi Magazine, seguendo lo svolgimento sul campo della professione giornalistica e potenziando l'interesse all'attualità e all'informazione di qualità.