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MEDICINE AND SURGERY
LM-41 R - Medicina e chirurgia
6 anni
MESSINA
Libero
Inglese
INFO CORSO
Struttura afferente:
SCIENZE BIOMEDICHE, ODONTOIATRICHE E DELLE IMMAGINI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI
CFU:
360
Codice identificativo:
3016R
Il piano degli studi
Anno di corso: 1
Obbligatori
-
BODY ARCHITECTURE
5 crediti - 60 ore
-
CELLULAR AND MOLECULAR BIOLOGY
9 crediti - 108 ore
-
CLINICAL CLERKSHIP - EARLY CLINICAL CONTACT
1 crediti - 25 ore
-
CORSO DI FORMAZIONE GENERALE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
0 crediti - 4 ore
-
CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
0 crediti - 12 ore
-
CORSO DI LINGUA ITALIANA
2 crediti - 0 ore
-
DEBITO OFA
0 crediti - 0 ore
-
EARLY CLINICAL CONTACT & COMMUNICATION SKILLS
7 crediti - 84 ore
-
GENETICS
6 crediti - 72 ore
-
MEDICAL PHYSICS
5 crediti - 60 ore
-
METABOLIC BIOCHEMISTRY
7 crediti - 84 ore
-
MORPHOLOGY & DEVELOPMENT
5 crediti - 60 ore
-
PRINCIPLES OF LIVING MATTER
5 crediti - 60 ore
Anno di corso: 2
Obbligatori
-
BASIC MECHANISMS OF DISEASE
12 crediti - 144 ore
-
HUMAN ANATOMY
8 crediti - 96 ore
-
MICROBIOLOGY
5 crediti - 60 ore
-
NEUROANATOMY
6 crediti - 72 ore
-
NEUROPHYSIOLOGY
5 crediti - 60 ore
-
PHYSIOLOGY
7 crediti - 84 ore
-
SECOND YEAR CLINICAL CLERKSHIP
2 crediti - 50 ore
-
TOOLS FOR HEALTH DATA E MANAGEMENT & HYGIENE AND GLOBAL HEALTH
10 crediti - 120 ore
Anno di corso: 3
Obbligatori
-
CLINICAL LABORATORY MEDICINE
8 crediti - 96 ore
-
CLINICAL SEMEIOTICS
10 crediti - 120 ore
-
ELECTIVE CLINICAL CLERKSHIP YEAR 3
8 crediti - 200 ore
-
ENDOCRINE AND METABOLIC DISEASE
6 crediti - 72 ore
-
HEAD AND NECK
8 crediti - 96 ore
-
INFECTIOUS, IMMUNE AND RHEUMATIC DISEASE
8 crediti - 96 ore
-
SKIN DISEASE AND REGENERATION & PLASTIC SURGERY
6 crediti - 72 ore
-
THIRD YEAR CLINICAL CLERKSHIP
10 crediti - 250 ore
Anno di corso: 4
Obbligatori
-
ABDOMINAL DISEASE
7 crediti - 84 ore
-
BLOOD AND NEOPLASTIC DISEASE
9 crediti - 108 ore
-
CARDIOVASCULAR AND RESPIRATORY DISEASES
9 crediti - 108 ore
-
ELECTIVE CLINICAL CLERKSHIP – YEAR 4
12 crediti - 300 ore
-
FOURTH YEAR CLINICAL CLERKSHIP
11 crediti - 275 ore
-
IMAGING & RADIOTHERAPY
6 crediti - 72 ore
-
PATHOLOGY
10 crediti - 120 ore
-
PHARMACOLOGY
10 crediti - 120 ore
Anno di corso: 5
Obbligatori
-
BONE AND JOINT DISEASES & BIOENGINEERING
7 crediti - 84 ore
-
ELECTIVE CLINICAL CLERKSHIP- YEAR 5
15 crediti - 375 ore
-
FIFTH YEAR CLINICAL CLERKSHIP
12 crediti - 300 ore
-
LEGAL AND OCCUPATIONAL MEDICINE & MEDICAL ETHICS
8 crediti - 96 ore
-
NEUROSCIENCES
8 crediti - 96 ore
-
OBSTETRICS AND GYNECOLOGY & FETAL DEVELOPMENT ABNORMALITIES
5 crediti - 60 ore
-
PEDIATRICS
6 crediti - 72 ore
-
PSYCHIATRIC SCIENCES
7 crediti - 84 ore
-
TPVES PRACTICAL EVALUATION CLERKSHIP- CLINICAL
5 crediti - 125 ore
-
TPVES PRACTICAL EVALUATION CLERKSHIP- SURGICAL
5 crediti - 125 ore
Anno di corso: 6
Obbligatori
-
ELECTIVE CLINICAL CLERKSHIP – YEAR 6
15 crediti - 375 ore
-
GENERAL SURGERY
13 crediti - 156 ore
-
INTERNAL MEDICINE
12 crediti - 144 ore
-
SIXTH YEAR CLINICAL CLERKSHIP
10 crediti - 250 ore
-
THESIS
14 crediti - 140 ore
-
TPVES PRACTICAL EVALUATION CLERKSHIP- GENERAL PRACTICE
5 crediti - 125 ore
A SCELTA DELLO STUDENTE (8 CFU)
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE (2 CFU)
Obiettivi formativi
Status professionale conferito dal titolo.
Medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici.
I principali sbocchi occupazionali, a livello nazionale e internazionale, del laureato in Medicine and Surgery, previo superamento dell'esame di abilitazione e iscrizione all'albo, sono rappresentati dall'esercizio della professione in:
− Aziende sanitarie e ospedali pubblici e privati;
− Studi medici privati;
− Organizzazioni sanitarie e umanitarie.
La Laurea Magistrale è, inoltre, requisito indispensabile per l'accesso:
− alle Scuole di Specializzazione di Area Medica, Chirurgica e dei Servizi;
− ai Corsi di Formazione Specifica in Medicina Generale.
Infine il laureato può proseguire i propri studi in Master di II livello, Dottorati di Ricerca e intraprendere attività lavorativa nel campo della ricerca di base, traslazionale e clinica.
Caratteristiche prova finale.
La prova finale rappresenta un'importante occasione formativa a completamento del percorso di studio. Consiste nella stesura e discussione pubblica di una tesi originale dinanzi a una Commissione di Laurea appositamente nominata e composta ai sensi della normativa vigente e del regolamento didattico di Ateneo. L'elaborato scritto, riguardante un argomento di ricerca inerente alle tematiche che caratterizzano il Corso di Laurea Magistrale, deve essere realizzato dallo studente sotto la guida di un docente relatore ed eventualmente di un correlatore anche straniero.
Conoscenze richieste per l'accesso.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo in accordo con la normativa.
Le conoscenze richieste per l'accesso sono coerenti con il decreto della classe e sono verificate attraverso la valutazione dei risultati acquisiti nel test di accesso nazionale.
Nel caso di verifica negativa saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso.
In caso di mancato assolvimento degli OFA, lo studente sarà iscritto al primo anno ripetente.
Per l'accesso al corso, erogato unicamente in lingua inglese, è richiesto il possesso di una certificazione di lingua inglese di livello almeno pari al B2 del quadro comune europeo di riferimento (CEFR).
To be admitted to the single-cycle Master's Degree Course in Medicine and Surgery, you must have a high school diploma or other qualification obtained abroad, recognized as suitable in accordance with the legislation.
The knowledge required for access is consistent with the class decree and is verified through the evaluation of the results acquired in the national access test.
In the case of a negative assessment, additional training obligations (OFA) will be assigned to be fulfilled in the first year of the course.
In case of failure to complete the OFA, the student will be enrolled in the repeating first year.
To access the course, which is held solely in English, you are required to have an English language certification of a level at least equal to B2 of the Common European Framework of Reference (CEFR).
Obiettivi formativi specifici.
Obiettivi formativi specifici del corso
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, LM-41, allegato al DM n.1649 del 19-12-2023) ha l'obiettivo di formare “medici esperti”, dotati delle basi scientifiche, della preparazione teorica e pratica e delle competenze professionali necessarie all'esercizio della professione di medico chirurgo, essendo in grado di svolgere la loro attività in posizioni di responsabilità nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe, tenendo presenti gli standard internazionali sulla formazione medica e quanto previsto dagli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, devono essere in grado di:
- fornire assistenza di alta qualità e sicura, in collaborazione con il paziente e nel rispetto dei valori fondamentali della professione, sapendo applicare correttamente le conoscenze mediche, le abilità e le competenze cliniche in autonomia;
- assumere decisioni cliniche ed eseguire interventi di prevenzione, diagnostici e terapeutici all'interno del proprio ambito di pratica e nella consapevolezza dei limiti della propria competenza, essendo in grado di raccogliere, interpretare e valutare in modo critico le informazioni e i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione alle caratteristiche dell'ambiente in cui vive;
- elaborare un corretto processo decisionale, in relazione alla variabilità individuale, sapendo valutare le circostanze specifiche e le preferenze del paziente, in relazione alla disponibilità di risorse, in riferimento alle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e, quando appropriato, dalla medicina di precisione;
- utilizzare, in modo consapevole e costantemente aggiornato, le evidenze scientifiche e le tecnologie innovative, integrandole a favore del paziente, nella complessità dei processi di prevenzione, diagnosi e cura;
- mettere in atto una pratica clinica aggiornata, etica ed efficiente, condotta secondo i principi del lavoro di squadra e in collaborazione con i pazienti e le loro famiglie, altri professionisti della salute e la comunità;
- progettare e condurre la propria formazione professionale continua, affinché la propria competenza rimanga allineata alla ricerca scientifica più recente, valutandone criticamente i risultati;
- applicare i valori più alti della professionalità, aderendo pienamente ai principi etici della professione e osservando le regole del Codice Deontologico, avendo piena consapevolezza dei comportamenti e delle attitudini proprie del “saper essere” medico;
- comprendere i bisogni di salute globale e di equità della comunità e della popolazione (Global Health, One Health, eHealth), sapendosi adoperare alla mobilitazione delle risorse necessarie ai cambiamenti e contribuire, con la propria esperienza e il proprio lavoro, a migliorare la salute della comunità e della popolazione, assicurando un equo accesso alle cure sanitarie di qualità appropriata.
Allo scopo di poter svolgere la loro professione nella piena consapevolezza del loro ruolo, le laureate e i laureati nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dovranno aver acquisito:
- conoscenza e competenza essenziale nelle scienze di base, con particolare attenzione alla loro successiva applicazione professionale, comprendendone i metodi scientifici, i principi relativi alla misura delle funzioni biologiche, la valutazione delle evidenze scientifiche e l'analisi dei dati;
- conoscenza e competenza sulla metodologia della ricerca in ambito biomedico, biotecnologico e clinico-specialistico, con particolare attenzione alla ricerca medica di tipo traslazionale, essendo in grado di svolgere ricerche su specifici argomenti, avendo la giusta mentalità di interpretazione critica del dato scientifico, con una buona conoscenza delle tecnologie digitali applicate alla medicina;
- competenza nel rilevare e valutare criticamente i dati relativi allo stato di benessere, salute e di malattia del singolo individuo, da un punto di vista clinico, in una visione unitaria della persona estesa alla dimensione di genere, socioculturale e ambientale, sapendo interpretare i dati in relazione alle evidenze scientifiche, alla fisiopatologia e alle patologie di organo, di apparato, cellulari e molecolari;
- competenze per affrontare e risolvere, in modo responsabile e autonomo, i principali problemi sanitari della persona dal punto di vista della promozione della salute, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo, sulla base di conoscenze approfondite cliniche e chirurgiche, unite ad abilità, esperienza e capacità di autovalutazione, sapendo applicare, in questi processi decisionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
- competenza all'ascolto del paziente e dei suoi familiari, unita alla capacità di entrare in relazione e comunicare con loro in modo chiaro, umano ed empatico, essendo in grado di gestire una relazione terapeutica efficace che sia centrata sul paziente, sapendo suscitare l'adesione al trattamento (patient engagement) attraverso una vera e propria partnership con il paziente e i suoi familiari; le laureate e i laureati saranno inoltre in grado di gestire efficacemente la comunicazione in situazioni difficili e di svolgere una efficace attività di counseling, educazione sanitaria e di promozione della salute e del benessere psico-fisico del paziente (comunicazione come tempo di cura);
- capacità di collaborare in modo efficiente con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo, attraverso un uso consapevole delle attività proprie delle “comunità di pratica”, con l'obiettivo che il “processo di cura” del paziente divenga quanto più efficace e completo;
- capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità, con grande attenzione alla diversità e all'inclusione, essendo in grado di intervenire in modo competente, sapendo applicare i principi di “advocacy” per la salute, per la sanità e per la giustizia sociale, conoscendo i principi di “Global health/One health/eHealth” e quelli legati alla “disaster preparadness” nei confronti degli eventi catastrofici;
- capacità ad esercitare la propria professione, avendo sviluppato tecniche di pensiero riflessivo, anche nel dominio e nella conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche, sociologiche, psicologiche ed etiche della medicina e di tutto quanto compreso nell'ambito delle “medical humanities”.
- capacità di esercitare il giudizio critico sugli aspetti etici delle decisioni cliniche e sulla ricerca.
Gli Obiettivi formativi specifici sopra descritti (o i risultati di apprendimento attesi), riportati per il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sono definiti sulla base delle indicazioni della World Federation of Medical Education (WFME) nelle edizioni 2007, 2015, 2020, delle indicazioni di The TUNING-CALOHEE Medicine (Edition 2024) Guidelines and Reference Points for the Design and Delivery of Degree Programmes in Medicine e da The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe secondo i descrittori europei (5 descrittori di Dublino). Sono inoltre stati seguiti i suggerimenti della International Association for Health Professions Education (AMEE) derivanti dalle AMEE Guides e dalle BEME (Best Evidence Medical Education) Guides.
Gli Obiettivi Formativi sopra descritti sono inoltre allineati con gli obiettivi formativi specifici previsti dal DM 1649 del 19/12/2023 (<a href="https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023)">https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023)</a> e sono inoltre coerenti con quanto indicato dal core curriculum per la Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM italiani in Medicina e Chirurgia (<a href="http://presidenti-medicina.it/).">http://presidenti-medicina.it/).</a>
Descrizione del Percorso Formativo
In conformità alle Direttive Europee vigenti, la durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è di 6 anni, consistenti in almeno 5500 ore di insegnamento teorico e pratico svolte presso o sotto la supervisione dell'Ateneo. Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso. Fra questi, sono previsti non meno di 45 CFU da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (attività professionalizzante). Il corso è organizzato in 12 semestri e 35 corsi integrati; a questi sono assegnati non meno di 60 CFU nei settori scientifico-disciplinari delle scienze biomediche di base (attività formative di base), e non meno di 180 CFU nei settori scientifico-disciplinari delle discipline cliniche (attività formative caratterizzanti), in osservanza a quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili dal Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023 - allegato.pdf (mur.gov.it).
Ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del DM 1649 del 19-12-2023, il corso assicura agli studenti il pieno accesso alle attività formative di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, riservando alle attività ivi previste un numero di crediti complessivi non inferiore a 30, dei quali non meno di 8 alle attività di cui alla lettera a)(attività a scelta dello studente) e non meno di 12 alle attività di cui alla lettera b) (attività affini o integrative).
Inoltre, fatta salva la riserva di non meno di 8 crediti per attività ad autonoma scelta degli studenti (TAF D), il corso di laurea magistrale riserva almeno 8 CFU a scelta dello studente nell'ambito dei crediti di tirocinio previsti dalla Classe per le attività formative professionalizzanti (TAF F). La loro attivazione rappresenta un momento importante nella formazione degli studenti, per poter raggiungere una migliore autoconsapevolezza del proprio futuro professionale e per essere facilitati in una scelta ragionata e convinta del loro percorso post-laurea.
Nell'ambito dei CFU da conseguire nell'intero percorso formativo e destinati alla sopra descritta attività formativa professionalizzante, 15 CFU sono destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al Corso di studi (TPVES) di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e s.m.i., finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale (<a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg).">https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg).</a> Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 CFU per ciascuna mensilità e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in Area Chirurgica e un mese in Area Medica durante il quinto e/o sesto anno di corso; un mese da svolgersi, non prima del sesto anno, nell'ambito della Medicina Generale. I mesi di frequenza non possono essere sovrapposti fra loro.
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (<a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg),">https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg),</a> la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Ad ogni CFU delle attività formative di base (TAF A), caratterizzanti (TAF B), affini e integrative (TAF C) e a scelta dello studente (TAF D) deve corrispondere un impegno studente di 25 ore, di cui di norma per le TAF A, B, e C fino a 12,5 ore di attività didattica in presenza o sotto il controllo di un docente (lezione frontale, a piccoli gruppi, autovalutazione assistita, discussione di casi clinici e altre tipologie didattiche, in presenza ed all'interno della struttura didattica). La loro articolazione sarà definita nel regolamento didattico ed indicata nelle schede di insegnamento.
Dato l'elevato contenuto sperimentale e pratico, ad ogni singolo CFU di attività didattica professionalizzante (TAF F) devono corrispondere 25 ore di attività didattica professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi, all'interno della struttura didattica e/o del territorio; ad ogni singolo CFU del tirocinio pratico valutativo (TPVES) devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale; ad ogni singolo CFU per la elaborazione della tesi di laurea devono corrispondere 25 ore di attività all'interno della struttura didattica.
Descrizione dei principali metodi didattici utilizzati dal Corso di Laurea.
Il metodo didattico adottato prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona identità professionale e di competenze che comprendano, nell'ambito dei problemi clinici di più frequente riscontro e delle principali urgenze, sia un'ottima abilità clinica sia ottime capacità di rapporto umano con il paziente divenendo capace di “prendersene cura”.
È stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Gli studenti potranno acquisire tutte le conoscenze e competenze professionali di base nel campo della medicina interna e delle medicine specialistiche, della chirurgia generale e delle chirurgie specialistiche, nonché della medicina del territorio, con la capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo.
Anche per quanto riguarda il “practice-based learning”, in una visione proiettata verso il futuro, sono previsti: 1) una integrazione con il contesto clinico sempre maggiore, dal primo a sesto anno di corso; 2) una responsabilizzazione ben definita e crescente degli studenti all'interno del processo di cura, nel corso del loro percorso formativo; 3) una sempre maggiore considerazione della collaborazione degli studenti all'interno del Sistema Sanitario Nazionale; 4) la considerazione degli studenti come “studenti medici in formazione”, anche tenendo conto della loro possibilità di potersi iscrivere all'ENPAM già nel loro ruolo di studenti; 5) un legame che sia sempre più evidente e importante tra “medical education” e “healthcare delivery”.
L'organizzazione generale del corso comprende pertanto dei percorsi verticali, che si intersecano e si integrano tra loro, prevedendo:
- Un primo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “biomedico”, organizzato con lo schema dei “triangoli inversi” per quanto riguarda l'organizzazione delle attività formative di base, precliniche e cliniche e con inizio delle attività cliniche già dal primo anno di corso (“early clinical contact”).
- Un secondo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “psico-sociale”, dedicato alle metodologie medico scientifiche ed alle scienze umane, con particolare riferimento ad argomenti di bioetica, medicina legale, epidemiologia, igiene generale e medicina del lavoro (Global health, One health, e-Health), metodologia medico scientifica, il rapporto medico paziente e i rapporti inter-, intra- e trans- professionali nel complesso processo di cura, gli argomenti riguardanti i temi della salute legati al genere, all'invecchiamento, cronicità e multi-morbidità, allo stato sociale, economico e al rapporto con l'ambiente, alla diversità e alla disabilità, ai soggetti fragili, all'approccio clinico della medicina narrativa, quelli riguardanti diversi argomenti di psicologia, la sociologia della salute e i temi dell'economia e del management sanitario. Queste tematiche saranno integrate da cenni su altri argomenti, quali la medicina di precisione, la medicina traslazionale, la genomica, la bioingegneria, l'analisi dei “Big Data” mediante approcci di bioinformatica e di “machine learning”, l'uso dell'intelligenza artificiale nella ricerca scientifica e nella pratica della medicina, e la robotica medica, che, nel loro insieme e correlati con quanto previsto nel percorso “biomedico”, concorrono allo sviluppo dell'identità professionale degli studenti.
Questi due grandi percorsi verticali sono tra loro strettamente legati, con pesi in CFU diversi correlati al profilo formativo che è stato dichiarato, in un percorso formativo simile al ben conosciuto modello a spirale (spiral curriculum), dove sono previste anche rivisitazioni critiche degli stessi temi con gradi di complessità e difficoltà successive che conducono alla formazione di un “medico esperto” nei limiti prima precisati, che abbia le giuste competenze che prevedano, secondo modelli internazionali ben conosciuti: 1) un'ottima conoscenza della medicina e della clinica (ciò che il medico è capace di fare – doing the right thing); 2) un'ottima capacità di svolgere la pratica clinica (quando il medico, nella sua pratica clinica fa ciò che è giusto fare – doing the thing right); 3) la consapevolezza di aver raggiunto un ottimo livello di professionalità (quando il medico sa essere professionale – the right person doing it).
I contenuti specifici dei corsi e degli obiettivi formativi sono derivati dai compiti che la società affida alla professione medica, rispondenti a un bisogno di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità irrinunciabili, necessarie all'esercizio professionale, identificate da un “core curriculum” condiviso. I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche devono assicurare l'acquisizione di una serie di competenze e abilità irrinunciabili, collegate al “saper fare” e al “saper essere” medico, anch'esse identificate dal “core curriculum”.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia viene quindi proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza delle leggi fisiche che regolano il funzionamento dell'organismo e degli strumenti utilizzati in diagnostica, della biologia cellulare, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale;
b) la conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia;
c) la pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, che devono essere particolarmente solide, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi e da acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, costruendo la propria identità professionale;
d) le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente e della società;
e) l'acquisizione della metodologia scientifica, tecnologica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere.
L'articolazione delle diverse competenze fornite dalle singole discipline è anche descritta nella matrice di Tuning, in rlazione al quadro B1.
Le caratteristiche peculiari del programma educativo legate ad una corretta gestione del corso di studi, in una visione proiettata nel futuro, prevedono: 1) l'adeguamento del curriculum in modo che sia sempre più orientato alle necessità del mondo reale (authentic curriculum); 2) la presenza di un curriculum sempre più flessibile alle necessità degli studenti e tale da consentire un “adaptive learning”; 3) la creazione di forti basi motivazionali che rendano sempre più usuale la collaborazione interpersonale fra studenti (peer-to-peer, team-based learning); 4) la considerazione dello studente come un vero e proprio partner nel processo formativo.
Caratteristiche Peculiari del Corso di Laurea
Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali, intermedi e specifici sono sintetizzate di seguito.
1) Nell'ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi, dei programmi, e dell'insegnamento è multidisciplinare.
2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente, generalmente dai primi anni di corso. Il coinvolgimento clinico precoce (early clinical contact) è generalmente ottenuto sia coinvolgendo gli studenti nella esecuzione dell'anamnesi psico-sociale al letto del paziente, sia con l'acquisizione delle tecniche di BLS. I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati in tutti gli anni di corso, come prima specificato (total integration model), anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l'apprendimento basato sui problemi e sulla loro soluzione con l'assunzione di decisioni appropriate.
3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili.
4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell'urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. È prevista inoltre la valorizzazione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l'aspetto psicologico.
5) Il processo d'insegnamento si avvale, potenziandone l'uso, di moderne metodologie didattiche, sia nella gestione dei grandi gruppi che siano in grado di coinvolgere gli studenti, sia nella gestione dei piccoli gruppi di studenti, che siano in grado di costruire in modo solido le basi delle competenze professionali richieste. Nella gestione dei grandi gruppi sono utilizzati metodi di active learning, quali case method teaching (esposizione di casi clinici) e polling & clickers (sondaggi con 2-3 quiz a risposta multipla a fine lezione), conferenze interattive, seminari e dibattiti. Nella gestione dei piccoli gruppi viene utilizzato un sistema tutoriale, ben strutturato con rotazioni che assicurano questo tipo importante di attività didattica a tutti gli studenti, in considerazione della grande utilità e dell'efficacia di questa tipologia didattica, nel poter approfondire argomenti specifici, nell'incoraggiare e nel motivare gli studenti che vi partecipano. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching, del team-based learning, del journal club, e peer teaching da parte di studenti come tutor buddy. È inoltre utilizzato l'approccio della “Medicina Narrativa” declinato in chiave formativa. Tutte queste attività hanno anche lo scopo di supportare ed incoraggiare “l'independent learning” da parte dello studente.
6) Sono utilizzati docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento e di supporto agli studenti.
7) Particolare attenzione è posta riguardo all'acquisizione di competenze e abilità legate al “saper fare” e al “saper essere” medico, tramite: a) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione (skill-lab) nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel I, II e III anno di corso) comprendenti l'utilizzo di manichini e modelli, pazienti simulati, pazienti virtuali e l'utilizzo, quando disponibili, di centri clinici di simulazione avanzata; b) la frequenza nei Reparti Assistenziali delle Strutture Sanitarie di riferimento, nonché dei Presidi Medici dislocati sul territorio, sia per le attività di didattica professionalizzanti, che per il tirocinio pratico-valutativo (dal V al VI anno di corso). Queste attività cliniche saranno organizzate in modo che gli Studenti e le Studentesse possano svolgere sia le attività previste dal corso, sia le attività cliniche opzionali scelte dagli studenti stessi, quando previste. La loro posizione, nel curriculum formativo, segue il modello tradizionale delle “clinical clerkships”, caratterizzate da rotazioni brevi in tutti i reparti assistenziali. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle classiche della didattica “bedside” e prevedono un rapporto diretto dello studente con il paziente e con il tutor clinico nei diversi contesti clinici di reparto assistenziale e ambulatoriale (learning triad); c) partecipazione a programmi di ricerca, anche di tipo traslazionale, nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
8) L'uso della tecnologia riveste un ruolo importante nell'educazione medica di oggi, per facilitare l'acquisizione di conoscenze di base, per migliorare le capacità di “decision making”, per migliorare la coordinazione su alcune abilità pratiche o prendere visione di eventi critici o rari, migliorare le abilità psico-motorie e implementare le attività di “learn team training”. A tale scopo, nei termini di erogazione consentiti, particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche. Nello sviluppo di queste attività, caratteristiche di quello che può definirsi “blended curriculum”, le strategie educazionali includeranno l'”intentional learning”, lo “structured learning”, il “contextualized learning”, il “customized learning” e il “cooperative learning”.
9) Valorizzazione della Metodologia Clinica attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). A tutti è nota l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questa formazione consentirà loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della “medicina basata sulle evidenze”, dell'“insegnamento basato sull'evidenza” attraverso l'uso di “linee guida”, “mappe concettuali” ed “algoritmi”. Dovranno inoltre essere affrontati, nell'ambito di questi corsi integrati, temi attinenti alla interdisciplinarità e alla inter-professionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all'educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali.
10) Attenzione è data alle esperienze pratiche in setting territoriali, riguardanti le tematiche di salute della comunità secondo i principi della “Community-based medical education - CBME”, che prevedono la conoscenza e la pratica legata non solo alle attività dei Medici di Medicina Generale, ma anche a tutte le attività gestite da Strutture Territoriali diverse dagli Ospedali. Queste competenze specifiche potranno essere ulteriormente ampliate anche attraverso la frequenza ad attività didattiche elettive a scelta degli studenti, dedicate alle cure primarie sul territorio, alla cura delle persone fragili e svantaggiate, e dei disabili.
11) Attenzione è anche data ad esperienze pratiche nel territorio che valorizzino il ruolo del medico come difensore della salute, su tematiche di giustizia sociale, in applicazione dei principi di “Global health/One health/eHealth” e di quelli legati alla “disaster preparadness” nei confronti degli eventi catastrofici.
12) L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller: livello 1) conoscenze (knowledge – knows); livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence); livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How); livello 4) sa fare, azioni (Does – Action); livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
In relazione a questi 5 livelli di competenze crescenti gli strumenti di verifica utilizzati dovranno essere quelli descritti dalla piramide di Miller:
Livello 1) esame scritto con domande a scelta multipla (MCQ), esame scritto con domande a risposte brevi, esame orale tradizionale preferibilmente standardizzato;
Livello 2) prove scritte e/o orali di ragionamento clinico diagnostico mediante l'uso di scenari clinici, situation judgement test;
Livello 3) OSPE (Objective Structured Practical Examination), simulazioni e modelli, OSCE (Objective Structured Clinical Examination), Diario (logbook), Portfolio (relazioni riflessive degli studenti sulle attività svolte), richiami dalla cartella clinica (chart simulated recall);
Livello 4) Esercizi di valutazione clinica (mini-Clinical Evaluation Exercise), P-MEX – professional mini evaluation exercise, osservazione diretta (DOPS – Direct Observation of Procedural Skills), esame del paziente standardizzato.
La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati (portfolio), ed attraverso i feedback dei docenti tutor nel corso delle attività cliniche bedside.
Verrà infine valutata la possibilità di applicazione, in via del tutto sperimentale, della valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti che saranno concordati a livello nazionale (Programmatic Assessment).
Profilo formativo del Laureato in Medicine & Surgery
Il profilo professionale del medico chirurgo che si intende formare è quello biomedico-psicosociale. Tale profilo è finalizzato allo sviluppo della competenza professionale e dei valori della professionalità. Esso è fondato sull'importanza dell'integrazione del paradigma biomedico del curare la malattia con il paradigma psico-sociale del prendersi cura dell'essere umano. La prospettiva teorica ritenuta in grado di unire i due diversi approcci è il meta-paradigma della complessità.
Il profilo, che identifica la mission specifica del corso di laurea, è quello di un medico esperto, ad un livello professionale iniziale, che possieda e sappia utilizzare consapevolmente:
- una visione multidisciplinare, interprofessionale, integrata e longitudinale nel tempo dei problemi più comuni della salute e della malattia;
- un'educazione orientata alla prevenzione della malattia, alla riabilitazione e alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio, con una speciale attenzione ai principi della “medicina basata sulle evidenze” e della “medicina di precisione” e con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico;
- una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia ma, soprattutto, sulla centralità della persona ammalata, considerata nella sua globalità di soma, psiche, spiritualità (laicamente o religiosamente intesa), storia e rete di relazioni e inserita in uno specifico contesto sociale, ambientale, culturale ed economico.
L'affinamento delle capacità e l'acquisizione di mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico avverranno attraverso le applicazioni della “medicina basata sulle evidenze”, dell'“insegnamento basato sull'evidenza” attraverso l'uso di “linee guida”, “mappe concettuali” ed “algoritmi”. Dovranno inoltre essere affrontati, nell'ambito di questi corsi integrati, temi attinenti alla interdisciplinarità e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all'educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali. Alla graduale acquisizione del metodo è affiancata la formazione umanistica degli studenti. Essi possono in tal modo crescere dal punto di vista scientifico e sviluppare parimenti una maggiore sensibilità alle problematiche etiche e socio-economiche, che consentano loro di interagire con il paziente nella sua interezza di uomo ammalato, secondo la concezione della whole person medicine. In questo modo si risponde alla crescente esigenza di un riavvicinamento della figura del medico a quella della persona malata, sempre più allontanati da una pratica medica univocamente tecnologica. In quest'ambito, è importante utilizzare anche la medicina narrativa, le Medical Humanities, unitamente a griglie di riflessione, e la tecnica del giuoco di ruolo come strumenti importanti nell'acquisizione di una competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente.
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Le laureate e i laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia dell'essere umano. Devono dimostrare comprensione dei principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica nonché ai fondamenti etici dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia.
A tale proposito, le laureate e i laureati saranno in grado di:
1) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse malattie;
2) spiegare gli elementi chiave delle scienze biomediche e cliniche e le principali strategie, metodi e risorse utilizzate nel processo diagnostico e nel trattamento dei pazienti; spiegare i principi e i metodi della medicina basata sull'evidenza, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
3) individuare il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
4) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
5) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute. Essi avranno anche una buona comprensione dei meccanismi che determinano l'equità all'accesso delle cure sanitarie, l'efficacia e la qualità delle cure stesse, in relazione anche alle differenze di sesso/genere esistenti;
6) descrivere e interpretare gli elementi fondanti del ragionamento clinico, allo scopo di elaborare un corretto processo decisionale, dopo aver raccolto, interpretato e valutato criticamente le informazioni sullo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione all'ambiente in cui vive;
7) interpretare i bisogni globali dei pazienti, e dei loro familiari, in ottica bio-psico-sociale in qualsiasi fase del percorso di una malattia, dalla diagnosi alle fasi di inguaribilità e terminalità quando esse avvengono, attraverso una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tengano conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia. Saper discutere la globalità dei problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull'evidenza e della medicina di precisione;
8) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita;
9) comprendere i principali strumenti informatici e digitali e della comunicazione telematica;
10) spiegare i principali problemi di sicurezza dei pazienti nelle strutture sanitarie ospedaliere e ambulatoriali e la frequenza con cui si verificano;
11) conoscere e saper implementare le tecniche e i protocolli di comunicazione appropriati all'interazione medico-paziente, le basi teoriche dell'alleanza terapeutica e della relazione con il paziente e i suoi familiari;
12) spiegare i concetti essenziali delle dinamiche di gruppo e di potere, della leadership e del lavoro di squadra; descrivere i ruoli, i compiti e le responsabilità del leader e degli altri membri dell'équipe sanitaria, riconoscendo le caratteristiche socioculturali e professionali di ciascuno e considerando il loro potenziale impatto sulla cura del paziente;
13) descrivere i compiti e le funzioni delle istituzioni, delle organizzazioni e delle associazioni del sistema sanitario nazionale e le basi legali e finanziarie dell'assistenza sanitaria;
14) discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione, sapendo descrivere i valori, le norme, i ruoli e le responsabilità della professione. Descrivere gli aspetti che influenzano il benessere di un professionista, compresi i fattori ambientali, emotivi e fisici e come prevenire il burnout;
15) descrivere i principi etici e legali di base che regolano la pratica della medicina; descrivere gli standard professionali e valutare criticamente il loro significato per la professione medica e il suo contesto legale;
16) spiegare i requisiti legali essenziali della gestione della qualità, compresa l'assicurazione della qualità e i requisiti di sicurezza della qualità, i principi di gestione del rischio clinico;
17) descrivere le tecniche e le strategie di riflessione e i principi del feedback costruttivo;
18) dimostrare la conoscenza e la comprensione dei determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socioeconomici, psicologici, culturali e quelli legati al sesso/genere, anche in riferimento al complesso della popolazione;
19) descrivere i concetti essenziali della sanità pubblica, tra cui la prevenzione delle malattie e la promozione della salute, il ruolo e le responsabilità degli operatori sanitari, i determinanti della salute e le disparità sanitarie, le barriere all'assistenza sanitaria a livello locale, nazionale e globale. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale, conoscendo i principi di Global Health, OneHealth, eHealth e quelli legati alla disaster preparedness nei confronti degli eventi catastrofici;
20) descrivere le istituzioni e le organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, nonché i sistemi di sanità pubblica e le politiche sanitarie, in relazione alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie;
21) descrivere i concetti fondamentali di salute e sostenibilità planetaria in relazione alla salute umana e all'assistenza sanitaria; riconoscere le principali sfide sanitarie locali e globali legate all'interdipendenza tra salute umana ed ecosistemi e come le crisi climatiche e ambientali influenzino la salute e contribuiscano alle disparità sanitarie;
22) descrivere principi e scopi della moderna strumentazione biomedica e gli impianti finalizzati alla diagnosi e alla cura del paziente anche in modalità telematica da remoto;
23) adeguare il proprio comportamento ai principi morali ed etici ed alle responsabilità alla base della professione medica.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell'organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Infine, grande importanza viene data alle scienze umane attraverso la presenza di corsi integrati ed elettivi dedicati allo sviluppo della sensibilità per la persona paziente e gli aspetti non tecnici della professione.
Valutazioni certificative e formative in itinere
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, sono previste sia valutazioni certificative, che verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi).
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le competenze acquisite dallo studente, in relazione alla piramide delle competenze di Miller:
livello 1) conoscenze (knowledge – knows);
livello 2) competenze, sa come fare (knows How – competence);
livello 3) prestazioni, mostra come fare (performance – shows How);
livello 4) sa fare, azioni (Does – Action);
livello 5) sa essere professionista, identità professionale (Is – Identity).
Gli strumenti di verifica utilizzati saranno quelli descritti, in relazione ai livelli 1, 2 e 3 della piramide delle competenze di Miller.
Sono fortemente raccomandate le prove pratiche di livello 2 e 3 per la verifica dell'acquisizione di abilità e competenze acquisite durante i tirocini professionalizzanti previsti dal percorso formativo.
II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Le laureate ed i laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze alla comprensione e risoluzione dei problemi di salute dei singoli, con attenzione alla specificità di genere, dei gruppi e delle popolazioni, attinenti anche a tematiche nuove, inserite in contesti ampi e interdisciplinari ed alle problematiche del fine vita. Le competenze cliniche devono essere rivolte ad affrontare la complessità dei problemi di salute delle popolazioni, dei gruppi sociali e del singolo paziente, complessità che si caratterizza nelle dimensioni anagrafiche, di coesistenza di diverse patologie e di intreccio fra determinanti biologici, socioculturali e genere specifici. I laureati saranno in grado di applicare in modo efficace e sicuro le tecnologie avanzate per una migliore risoluzione dei problemi di salute anche su scala globale.
In particolare, le laureate e i laureati dovranno, anche in riferimento agli standard internazionali sulla formazione medica, essere in grado di:
1) dimostrare il possesso delle competenze di base per l'esame, la diagnosi, la terapia e la riabilitazione in modo appropriato alla situazione e nel rispetto dei pazienti, essendo in grado di sviluppare quesiti basati su problemi clinici, ricercando e valutando le migliori evidenze disponibili, sapendole comunicare in modo empatico e in una forma comprensibile ai pazienti;
2) raccogliere correttamente e con le modalità relazionali adeguate una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale ed applicare i principi del ragionamento clinico, utilizzando le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzando ed interpretando i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema e di applicare correttamente strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, avvalendosi anche delle moderne conoscenze acquisite in tema di medicina di genere e di medicina di precisione;
3) stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, elaborando un processo decisionale che sia informato dalle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e ispirato alla medicina di precisione, prendendo in considerazione le circostanze specifiche, i principi della medicina di genere e le preferenze del paziente, in relazione alla disponibilità di risorse;
4) riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente, sapendo gestire correttamente ed in autonomia le urgenze mediche più comuni, anche in contesti di guerra e legati agli eventi catastrofici (disaster preparedness);
5) curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute e la prevenzione delle malattie ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore e della sofferenza esistenziale, in un'ottica centrata sull'intera persona e sulle sue specifiche esigenze e anche in relazione alle differenze di sesso/genere. Essere consapevoli del limite delle cure, soprattutto nelle malattie croniche degenerative inguaribili o nelle patologie dell'anziano, in modo che anche i programmi di terapia palliativa possano esser attivati in un tempo anticipato rispetto alla terminalità;
6) intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità, facendo riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi e i principi di management efficiente nella corretta erogazione delle cure sanitarie. Saranno pertanto in grado di usare correttamente, nelle decisioni sulla salute, i dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epidemiologia, anche in relazione alle differenze di sesso/genere. Sapranno identificare i fattori di sicurezza del paziente nel proprio ambiente di lavoro come causa di eventi avversi e potenziali danni;
7) rispettare i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità e l'impegno a seguire metodi scientifici, mantenendo buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso e nella specificità di sesso/genere;
8) applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalle differenze etniche o genere specifiche, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche, rispettando i colleghi e gli altri professionisti della salute e dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro;
9) svolgere le attività di diagnosi, cura e prevenzione con adeguate capacità tecniche e culturali per operare in contesti tecnicamente evoluti, scegliendo ed utilizzando attrezzature, strumenti e metodi appropriati essendo in grado di utilizzare con competenza le più moderne tecnologie informatiche, digitali e della comunicazione telematica in ambito locale, territoriale e globale;
10) riconoscere le manifestazioni precoci delle malattie rare ed individuare le condizioni che necessitano del tempestivo apporto professionale dello specialista;
11) adottare una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tenga conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia;
12) dimostrare la capacità di trovare un equilibrio tra costi, efficacia e risorse disponibili;
13) riflettere sui ruoli, i comportamenti e gli atteggiamenti che costituiscono l'identità professionale; sviluppare adeguate capacità riflessive, metacognitve e di autoconsapevolezza dei propri punti di forza e criticità, applicare tecniche e strategie di autocura professionale per promuovere il benessere e prevenire l'abbandono, adeguando il proprio comportamento da studente/ssa ai principi morali ed etici ed alle responsabilità che sono alla base della professione medica.
14) dimostrare la capacità di riconoscere gli standard etici, legali e professionali in gioco in diversi contesti, in relazione ai pazienti e ad altri professionisti della salute;
15) identificare possibili strategie di garanzia della qualità e idonee a promuoverne l'adesione da parte del personale sanitario del gruppo di lavoro;
16) riflettere sulla conoscenza della salute e della malattia comprese le dimensioni sociali, biologiche, psicologiche, di genere, storiche e culturali e riconoscere le incertezze; analizzare le situazioni in termini di successo, errori, conflitti di interesse, pregiudizi e incertezze, gestire le alternative e prendere di conseguenza le decisioni per la pratica futura; riflettere e riconoscere i propri punti di forza, le debolezze e i pregiudizi che possono interferire con la qualità dell'assistenza al paziente;
18) identificare i bisogni di salute degli individui e delle popolazioni, tenendo conto del loro stato biopsicosociale, dei fattori di rischio e di protezione legati alla salute, al genere e delle barriere sanitarie che possono incontrare; proporre misure per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie che possono essere incorporate nella consultazione individuale o possono essere applicate a livello di comunità o di popolazione, a livello locale o globale;
19) discutere criticamente i compiti e le responsabilità delle istituzioni e delle organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, nonché dei sistemi di sanità pubblica e delle politiche sanitarie, nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie, e discutere le sfide e le opportunità da affrontare;
20) discutere il legame tra salute umana e ambiente in sistemi socio-ecologici complessi; esaminare criticamente le origini locali e globali delle sfide sanitarie, considerando le loro dimensioni di genere, sociali, culturali, economiche ed ecologiche; confrontare e contrastare la sostenibilità di strumenti, tecnologie e approcci per affrontare le minacce sanitarie emergenti.
III - Autonomia di giudizio
Le laureate e i laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, le laureate e i laureati saranno in grado di:
1) dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca;
2) implementare adeguatamente e congruentemente con le situazioni cliniche le linee guida alla buona comunicazione (protocollo SPIKES per la comunicazione
delle cattive notizie, CONES per la comunicazione dell'errore);
3) formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica;
4) formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica; saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti;
5) esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica;
6) esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi;
7) riconoscere le esigenze e le carenze di risorse, valutare le strategie di allocazione e prioritizzazione appropriate, proporre nuove prospettive e considerare le loro implicazioni nella definizione degli obiettivi;
8) pianificare e fissare gli obiettivi per l'innovazione e il cambiamento significativo utilizzando strategie di gestione del cambiamento appropriate e applicabili all'assistenza sanitaria.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
I principi generali dell'organizzazione didattica dei corsi integrati si ispirano alle teorie educazionali FAIR (Feedback, Activity, Individualization, Relevance). Questi prevedono frequenti riscontri sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti, la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti, attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum nazionale.
Per questo descrittore, le attività professionalizzanti svolte durante il Corso e il tirocinio pratico-valutativo negli ultimi due anni del corso rappresentano il contesto ideale per la messa alla prova delle capacità di giudizio. Sono strumenti essenziali, in questa fase, una tutorship attiva e l'uso del portfolio di scritti riflessivi.
IV - Abilità comunicative
I laureati dovranno saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio a esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché - con le modalità richieste dalle circostanze - ai propri pazienti, anche in contesti internazionali e multiculturali.
A tal fine dovranno essere in grado di:
- ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l ' informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti;
- mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari;
-comunicare in maniera efficace con i colleghi di diverse specialistiche e diverse professionalità, con la comunità, con le direzioni sanitarie e con i media;
- interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente;
- saper creare e mantenere buone documentazioni mediche;
-saper comunicare in lingua inglese in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta sia con colleghi che con i pazienti;
- saper riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e saper discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Le abilità comunicative verranno sviluppate attraverso le attività in gruppo previste nel percorso formativo, la frequenza in reparto nonché mediante il confronto continuo e critico con i tutor.
La verifica delle abilità comunicative avverrà attraverso la valutazione di attività individuali e di gruppo, in particolare nell'attività professionalizzante caratterizzata da una grande variabilità di situazioni interattive, oltre che negli esami orali e nella tesi di laurea.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite la frequenza alle attività didattiche professionalizzanti e le tecnologie dell'Informazione e Comunicazione per la simulazione in virtuale.
Il ruolo delle scienze umane in questo livello è quasi preponderante, concorrendo a formare non tanto le abilità tecniche di comunicazione, ma il fondamentale substrato umano, indispensabile per una relazione terapeutica autentica. Per questo descrittore è importante l'uso delle metodologie didattiche proprie della medicina narrativa.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
INGLESE
V - Capacità di apprendimento
I laureati dovranno sviluppare capacità di apprendimento tali da consentire loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo, anche nell'ambito della formazione permanente e nei cicli di studio successivi.
A tal fine dovranno essere in grado di:
-essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'Informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili;
-saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente al fine di poter formulare ipotesi diagnostiche ed intraprendere il corretto iter terapeutico;
- saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario
-saper gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una successiva analisi e miglioramento
-saper comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
I risultati attesi verranno conseguiti nel quadro delle attività dei corsi di insegnamento, durante l'attività pratica, e attraverso le attività associate alla preparazione della tesi di laurea.
Particolare attenzione viene data alle attività di gruppo e nei laboratori di
simulazione, nonché alla frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori
universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale e altre strutture del territorio (dal V al VI anno di corso) e la frequenza del tirocinio pratico-valutativo negli ultimi anni del corso e il periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Le capacità acquisite durante l'intero percorso formativo verranno valutate attraverso forme di verifica continua durante le attività formative e mediante la verifica della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.
Valutazioni certificative e formative in itinere
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze. La valutazione delle competenze raggiunte dagli studenti deve pertanto essere allineata, coordinata, analitica e formativa per lo studente stesso.
Gli strumenti di verifica utilizzati saranno quelli della piramide delle competenze di Miller, in relazione ai seguenti livelli: 3, 4 e 5 - Autonomia di Giudizio; 4 e 5 - Abilità comunicative; 3, 4 e 5 - Capacità di apprendimento. Sono fortemente raccomandate le relative prove pratiche per la verifica dell'acquisizione di abilità e competenze acquisite durante i tirocini professionalizzanti previsti dal percorso formativo.
Competenze associate alla funzione.
Medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici.
Il Corso di studio permette l'acquisizione di competenze, anche trasversali, tali da consentire lo svolgimento adeguato delle funzioni legate alla professione. In particolare:
- conoscenza delle basi scientifiche e preparazione teorico-pratica indispensabili ai sensi della direttiva vigente per l'esercizio della professione medica;
- acquisizione di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio interdisciplinare ai problemi di salute delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente che le circonda;
- competenza nell'esaminare in una visione unitaria i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli criticamente anche alla luce delle conoscenze scientifiche di base;
- conoscenza dello stato della salute internazionale, delle tendenze globali della morbilità e della mortalità delle malattie nell'era della globalizzazione;
- abilità, esperienza e sensibilità per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi prioritari legati alla salute dal punto di vista etico, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo;
- capacità di comunicare con chiarezza e umanità con il paziente e i suoi familiari, anche in contesti internazionali e multiculturali;
- capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità intervenendo in modo competente, in base ai principi di efficacia e di appropriatezza della pratica clinica;
- capacità di collaborare con diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo, anche in contesti internazionali e multiculturali;
- conoscenza della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente;
- conoscenza dei metodi e capacità di interpretazione critica delle conoscenze per la partecipazione a gruppi di ricerca in ambito scientifico.
Funzione in contesto di lavoro.
Medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici.
Il laureato è preparato a svolgere il compito di promozione della salute e prevenzione delle malattie, nonché di diagnosticare le patologie, predisporne il trattamento terapeutico adeguato e monitorarne il conseguente decorso applicando i principi etici e di responsabilità legati alla professione medica.