
Lunedì 30 giugno, alle ore 11, presso l’Aula Magna del Rettorato, si terrà la Cerimonia di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa in “Scienze Umanistiche” a Carlo Petrini, Presidente dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e fondatore di Slow Food, organizzazione internazionale - nata ufficialmente il 9 dicembre 1989 - che promuove la biodiversità alimentare, il rispetto dell'ambiente e la sostenibilità, insieme a un'educazione alimentare che valorizza la cultura e il diritto al cibo buono, pulito e giusto per tutti.
Il dott. Petrini terrà una Lectio Doctoralis sul tema “Il rapporto tra uomo e natura al centro di un nuovo umanesimo”. La Laudatio sarà affidata al prof. Giuseppe Giordano, ordinario di Storia della Filosofia.
Il gastronomo e sociologo piemontese ha elaborato una nuova idea di gastronomia, che guarda al cibo come risultato di processi culturali, storici, economici e ambientali, dando decisivo impulso alla creazione della prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo (nel 2004). È stato anche l’ideatore di Terra Madre, la rete di oltre 2.000 comunità del cibo, che riunisce contadini, allevatori, casari, pescatori, giovani, cuochi, ricercatori e accademici in oltre 160 Paesi. Per veicolare il suo messaggio, Carlo Petrini gira il mondo mantenendo vivo il rapporto con la realtà di Slow Food in ciascuno Stato. Con la sua visione puntata alla salvaguardia e valorizzazione delle produzioni attente alla salute del Pienata e ai diritti dei lavoratori, il dott. Petrini ha preso parte a confronti di alto livello con istituzioni internazionali. Tra queste, anche, l’Unione Europea, la FAO e altre agenzie delle Nazioni Unite. In particolare, nel 2016, ha ricevuto l’incarico di Ambasciatore Speciale della FAO in Europa per “Fame Zero” - da parte del Presidente FAO Graziano da Silva - per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di migliorare l’agricoltura e costruire filiere alimentari sostenibili. L’impegno di Petrini e Slow Food si è concretizzato nella sfera del sociale e dell’ambientalismo, mantenendo ben correlati tra loro i due aspetti poiché dallo stato di salute del Pianeta – quindi degli ecosistemi e del cibo – dipende indissolubilmente il benessere degli individui e, viceversa, da una maggiore consapevolezza dei cittadini sulle scelte dei prodotti dipende la salvaguardia della biodiversità. Tra i più importanti progetti realizzati da Slow Food vi sono gli Orti in Africa, l’Orto in Condotta, l’Arca del gusto e i Presìdi Slow Food.
Per l'impegno profuso in campo ambientale e nel settore dello sviluppo sostenibile, nel 2013 Petrini ha ricevuto il premio del programma delle Nazione Unite per l’ambiente “Campioni della Terra” nella categoria “Creatività e Intraprendenza”. L’importanza della sua opera applicata al mondo attraverso i progetti di Slow Food ha suscitato l’interesse di opinion leader e media a livello internazionale, valendogli l’attribuzione nel 2004 del titolo di Eroe Europeo da parte della rivista Time Magazine, mentre, nel gennaio 2008, risulta essere l'unico italiano, tra le "Cinquanta persone che potrebbero salvare il mondo", elenco redatto dal prestigioso quotidiano anglosassone The Guardian.
Sono testimonianza del suo impegno, anche, alcune pubblicazioni: Le ragioni del gusto (2001), Slow Food Revolution (2005, firmato con il giornalista Gigi Padovani), Buono, pulito e giusto. Principi di nuova gastronomia (2005), Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo (2009), Cibo e libertà. Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione (2013), Voler bene alla terra. Dialoghi sul futuro del pianeta (2014), Il gusto di cambiare - La transizione ecologica come via per la felicità (2023).