IX Edizione “Calcio al razzismo”: l’Università di Messina ancora protagonista nella lotta contro la discriminazione

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Si è chiusa con grande successo la IX edizione del torneo “Un Calcio al razzismo”, evento che si inserisce nel programma di sensibilizzazione contro le discriminazioni razziali, e che ha visto la sua conclusione dopo il convegno “Il valore educativo e sociale dello sport”, tenutosi il 6 maggio scorso presso l'Aula Magna del Palazzo del Rettorato.

Il torneo, che si è svolto il 28 e 29 maggio, ha confermato ancora una volta l’impegno dell’Università di Messina nella promozione dei valori di inclusività e uguaglianza attraverso lo sport. Co-organizzato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) e dalla SSD UniMe, con il supporto del Comune di Messina, l’evento ha visto una sinergica collaborazione con numerosi partner istituzionali e associazioni locali, dimostrando come il calcio, importante strumento di aggregazione, possa diventare un potente mezzo per abbattere ogni forma di discriminazione.

Quest’anno il torneo ha visto la partecipazione di oltre 200 persone tra atleti, tifosi e spettatori. Le squadre (Atreju, Af Stars, Casa Noemi, Crescendo, FC Amal, Frisoni Hunters, Lion d’Or, M.A.T. United, MedUnited, Orum, SSD Unime) provenienti da differenti realtà, tra cui studenti universitari, ragazzi di diverse nazionalità e giovani rappresentanti di organizzazioni no-profit, hanno dato vita a due giorni di intensa competizione, ma soprattutto di profonda solidarietà e integrazione. Il clima di festa e di scambio culturale ha reso questo evento un momento unico di condivisione, mettendo in luce la diversità come valore aggiunto.

I primi tre classificati sono stati:

  1. Atreju
  2. MedUnited
  3. FC AMAL

Un successo non solo sportivo, ma anche sociale, che ha visto il trionfo della collaborazione e della solidarietà tra i partecipanti, testimoniando che, quando si gioca insieme, si vince sempre. L’Università di Messina, con il suo forte impegno in questo evento, ha ribadito la centralità dello sport come strumento di lotta contro il razzismo. Come sottolineato dal prof. Carlo Giannetto, ideatore dell’iniziativa, “questo torneo è un messaggio chiaro: il calcio, come qualsiasi altra forma di sport, deve essere un luogo dove l'inclusione e il rispetto sono alla base di ogni gioco. In questa edizione, lo spirito di integrazione e di accoglienza è stato più forte che mai”.

La manifestazione ha visto il coinvolgimento di una rete di partner tra cui il Comune di Messina, l’Us Acli, la Croce Rossa sezione di Messina, l’AIA sezione Messina, l’Associazione Panathlon Club di Messina, l’Associazione Alumnime, il Centro Multidisciplinare per l’Insegnamento e l’Apprendimento (Ce.Mu.I.A.), e l’Ansmes. L’evento non è stato solo un torneo sportivo, ma un vero e proprio manifesto contro il razzismo, che ha saputo unire persone di diverse etnie, culture e provenienze.

La presenza di squadre come Casa Noemi, FC Amal, Lion d’Or, Af Stars, e M.A.T. United ha portato un contributo significativo alla manifestazione, dimostrando come lo sport possa essere il veicolo ideale per abbattere le barriere, creando un terreno comune dove ciascun partecipante può sentirsi parte di un’unica comunità. La partecipazione entusiasta delle squadre e del pubblico ha confermato che eventi come questo sono fondamentali per sensibilizzare la comunità sui temi della giustizia sociale.

All’inaugurazione e alla premiazione, tra gli altri, hanno preso parte la prof.ssa Vittoria Calabrò, Presidente del CUG, il prof. Carlo Giannetto, ideatore dell’evento, il prof. Carmelo Trommino e l’avv.ta Alessandra Crinò della SSD UniMe, il prof. Ludovico Magaudda, Vice Governatore dell’Area 9 Sicilia del Panathlon International, il dott. Elio Conti Nibali, componente del direttivo dell’US Acli di Messina, l’avv.ta Maria Adelaide Merendino, Presidente dell’Associazione Tutrici e Tutori Volontari MSNA Messina.

L’evento ha anche accolto la preziosa testimonianza del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha sottolineato come “lo sport debba essere la prima medicina per curare la piaga del razzismo”. Le sue parole hanno dato una valenza ancora maggiore alla manifestazione, “ribadendo l’importanza di creare iniziative come questa, partendo proprio dall’Università di Messina”.

Appuntamento al prossimo anno per festeggiare insieme la decima edizione, un evento che continua a crescere e a unire, sempre di più, persone, culture e valori.